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lunedì 13 maggio 2013

Alici baciami baciami e zuppa di alici

Ho comprato un chilo di alici fresche, già pulite, e, seguendo il consiglio del mio amico Riccardo, buongustaio ed evidentemente esperto di cucina, ho cucinato questi due piatti.

Al primo ho messo nome "Alici baciami baciami" 


Ho preso circa 700 gr delle alici già pulite.
Ho preparato un emulsione con uguale quantità di succo di limone, vino bianco e aceto di vino bianco.
Ho tagliato a fettine sottili le cipolline novelle.
Ho fatto degli strati di alici e cipolline, e un pizzico di sale, e condito tutto con l'emulsione.
Ho coperto con pellicola trasparente e messo in frigo.
Andrebbero mangiate quasi subito, ma io le ho preparate il pomeriggio, e mangiate la sera, quindi al momento di servire ho scolato le alici dall'emulsione e condito con un filo di olio.
Goduriose!!

L'altra ricetta consigliata da Riccardo è la Zuppa di alici


Ho fatto il classico battutino con carota, sedano, cipolla, aglio, prezzemolo, peperoncino e... ingrediente magico... qualche seme di finocchio.
Ho fatto soffriggere in olio extra vergine di oliva, e aggiunto pomodori pelati. Ho fatto cuocere un po' e poi ho innaffiato con un bel bicchiere di vino bianco, dopo aver regolato di sale.
Ho fatto cuocere un quarto d'ora circa, poi ho aggiunto le alici e lasciato cuocere ancora per dieci minuti stando attenta che non si asciugasse troppo.
Nel frattempo ho abbrustolito delle fette di pane toscano, e una volta tolte dal forno le ho strofinate con uno spicchio di aglio.
Ho messo una fetta di pane in fondo alla terrina di coccio, ho versato sopra la zuppa, messo in bella mostra l'altra fetta di pane e un filo di olio sopra.

Piatto molto ricco e saporito, o come mi diceva Riccardo "molto massiccio"!

Il vino? Rosso! Io ho scelto un Rosso di Montalcino.





mercoledì 17 aprile 2013

Cinghiale in umido

Cinghiale in umido alla maniera di Cristina 

Ho due amiche fantastiche che cucinano in maniera altrettanto fantastica, e preparano il cinghiale in umido da leccarsi i baffi.
Sono due ricette diverse, e modi di cottura diversi.
Stefania ha la pentola a pressione. Io no, e ho anche paura. Quindi ho provato la ricetta di Cristina.
Il risultato? Un capolavoro!! 

Anche per questa ricetta, ingredienti principali sono il tempo a disposizione... e passione. Per la cucina, ma non solo! ;-)

La preparazione del cinghiale in umido inizia la sera precedente.
Il cinghiale deve riposare la notte in una marinata.
Prendiamo quindi una bella ciotola, poniamo i pezzi di cinghiale (io l'ho comprato surgelato) e aggiungiamo una bella cipolla a fette, carota, sedano, rosmarino, salvia, bacche di ginepro, pepe in grani, alloro, chiodi di garofano e una bottiglia di vino, ma di vino buono! Non di quello nei cartoni... per intenderci. Io ho usato un rosso di Montalcino.
Bene, si copre tutto con la pellicola e si mette in frigo.



La mattina successiva si tolgono i pezzi dalla marinata e si filtra il vino togliendo le verdure.
Si prepara un classico battuto di odori (aglio, cipolla, carota, sedano, rosmarino, salvia). Io ci ho messo anche i chiodi di garofano e le bacche di ginepro. Ho tritato tutto.
Ho preso una bella teglia con il fondo alto, ho aggiungo olio, il battuto e i pezzi di cinghiale.
Ho messo sul fuoco e ho lasciato che la carne rilasciasse la sua acqua.
Dopo di che ho aggiunto del brodo vegetale, e ho lasciato cuocere a fuoco basso per un ora minimo.
Quando ho visto che il brodo si era ristretto ho aggiunto tutto il vino della marinata.
Ho tenuto il tutto sul fuoco almeno per altre due ore.
Il cinghiale è pronto quando è tenerissimo, e per essere tenero deve stare ore e ore sul fuoco.
Per ultimo ho aggiunto del concentrato di pomodoro sciolto in poca acqua, e le olive nere toscane, e ho continuato la cottura ancora per un'altra mezzora, minimo.
Ho aggiustato di sale... e me lo sono goduto in ottima compagnia, il tutto accompagnato da un buon vino. Per l'occasione ho scelto l'Amarone. 






domenica 7 aprile 2013

Tortino di porri e verza, con crema di brie


Tortino di porri e verza, con cappellino di crema di brie




Facilissimo e goduriosissimo!
Per tre persone, ho preso due porri e mezzo cavolo verza, e li ho fatti appassire in un pò di olio.
Durante la cottura ho aggiunto pochissima acqua.
Li ho lasciati intiepidire, e li ho frullati con il mixer a immersione.
Ho aggiunto un uovo, parmigiano a volontà, e un pò di gorgonzola che mi era rimasto in frigo, e ho regolato di sale.
Ho unto gli stampini con il burro, e ho spolverato con il pangrattato.
Ho aggiunto il composto e infornato a 180° per una mezz'ora.
Una volta pronti li ho lasciati un attimo a temperatura ambiente.
Li ho capovolti e ho aggiunto un pò di crema di brie, comprata già fatta al supermercato.
In alternativa si può fare una crema di parmigiano, o qualsiasi altro formaggio, magari avanzato, sciolto  in un pò di latte o panna.

Et volià! 


sabato 23 marzo 2013

Le coq au vin!

Ricetta un pochino laboriosa, ma ne vale la pena! 




Una delle ultime cene a tema è stata la cena francese... ovviamente italianizzata!
Primo piatto la zuppa di cipolle gratinata, e come secondo piatto "Le coq au vin", ovvero il pollo al vino.
Vi garantisco che è stata una preparazione divertente e apprezzatissima!

Ecco qua gli ingredienti:

Pollo a pezzi
Aglio due spicchi
Cipolline circa 300 grammi
Funghi champignons 400 grammi
Brodo vegetale
Pancetta 300 grammi
Farina quanto basta
Olio
Sale
Pepe
Un bicchierino di cognac, o brandy o rum (io avevo il rum).

PER LA MARINATURA:



Una bottiglia di vino rosso, sarebbe meglio francese, ma io ho usato un vino rosso di Bolgheri.
Una cipolla
Due carote
Rosmarino e prezzemolo
Pepe in grano

Il giorno prima della cena dobbiamo occuparci della marinatura.
Quindi, prendiamo il pollo, lo mettiamo in una ciotola, aggiungiamo tutto il vino, le carote, la cipolla, gli odori e il pepe in grani. Copriamo con la pellicola trasparente e lo mettiamo a dormire in frigo per tutta la notte, dove sognerà coccolato dai profumi degli odori e inebriato dal vino.

Il giorno della cena, prendiamoci un pò di tempo, perchè ne avremmo bisogno,  le coq dovrà cuocere per ben due ore e mezza!

Quindi, diamoci da fare:
togliamo il pollo dalla marinatura, filtriamo, teniamo da parte il vino e le verdure.
In una larga padella facciamo scaldare gli spicchi di aglio schiacciati nell'olio.
Aggiungiamo i pezzi di pollo, e facciamoli rosolare molto bene.
Quando sarà ben rosolato lo togliamo, e lo mettiamo da parte.
Nella stessa padella (senza più il pollo) mettiamo le verdure della marinatura, e le lasciamo cuocere per qualche minuto.
Aggiungiamo poi le cipolline, e lasciamole anche loro per altri minuti.
Aggiungiamo un pò di farina, e lasciamo che il fondo di cottura si addensi per bene.
Rimettiamo il pollo, aggiungiamo il bicchierino di brandy.
Lasciamo sfumare qualche minuto e poi aggiungiamo tutto il vino della marinatura.
Lasciamo cuocere per due ore e mezza. Coperto per la prima ora, poi stiamo attenti a far restringere, ma non troppo, perchè il pollo poi dovrà avere un bel pò del suo sughetto.
Nel frattempo prepariamo i funghi.
In una padella facciamo rosolare la pancetta tagliata a pezzettini. Senza olio.
Quando rilascerà quella meraviglia di grasso, aggiungiamo i funghi.
Facciamoli rosolare, poi sfumiamoli con un pò di brodo. Lasciamoli asciugare.
15 minuti prima del termine della cottura del pollo, aggiungiamo anche i funghi.
Aggiustiamo di sale.... e portiamo in tavola!

Avevo comprato anche un vino francese... ma ce lo siamo bevuti la sera prima!



giovedì 24 gennaio 2013

La cecina!!!!

E non "torta di ceci" come dicono a Livorno.... ma "cecina" come diciamo a Pisa! 


Buona... da leccarsi i baffi!!

Per una teglia da pizza uso 200 gr di farina di ceci alla quale aggiungo gradualmente, stando attenta a non formare grumi, mezzo litro di acqua fredda. Si formerà un impasto liquido.
Quando tutto il composto è ben amalgamato lascio riposare minimo tre ore.
Dopo il tempo necessario tolgo pian pianino la schiuma che si è formata sopra e aggiungo cinque cucchiai di olio extra vergine di oliva, preferibilmente toscano, sale e pepe.
Ungo una teglia con olio e aggiungo l'impasto liquido.
Metto in forno già caldo a 160° per una cinquantina di minuti, il tempo necessario perchè si formi sopra quella bella crosticina croccante....
Una goduria!!
Una volta cotta pepe a volontà sopra... e buona goduria!

giovedì 10 gennaio 2013

Cena dal sapore indiano


Eccomi dopo un periodo di assenza,  ma si sa, la cucina è come l'amore: o si fa bene, e con passione o meglio evitare, o no? 

Ieri sera ho cucinato con i sapori dell'India: le spezie!
Ed ecco quindi il menù proposto:

  • Riso basmati 
  • Pollo profumato con spezie
  • Melanzane al profumo di cannella e altre spezie

Il riso basmati, rigorosamente in bianco, servito al posto del pane.
Invece per quanto riguarda le altre ricette, ecco qua:



Pollo profumato con spezie



Ho usato solo le cosce del pollo, perchè avevo quelle, ma va benissimo il classico pollo a pezzi (povero...) 
Ho infarinato le cosce del pollo e le ho rosolate bene in una padella con un pò di olio.
Quando hanno preso un bel colore le ho tolte e messe da parte.
Nella stessa padella ho aggiunto cipolla, carota e sedano tagliati a fette, polpa di pomodoro e una buona dose di curry.
Ho fatto cuocere una decina di minuti, ho messo nuovamente le cosce del pollo, salato, aggiunto del peperoncino e portato a cottura.


Melanzane al profumo di cannella e altre spezie



Queste melanzane sono particolarissime e con un profumo meraviglioso!
Ho preso una melanzana e l'ho tagliata a tocchetti.
In una larga padella ho fatto spumeggiare del burro al quale ho aggiunto una mescola di spezie in polvere: cannella, cumino, chiodi di garofano, coriandolo, zenzero e peperoncino.
Ho fatto cuocere le spezie nel burro per pochissimi minuti, poi ho aggiunto le melanzane e ho fatto prendere bene i sapori delle spezie.
Dopo ho aggiunto un pò di acqua (circa due dita di bicchiere), un cucchiaio di zucchero di canna e un cucchiaio di aceto rosso.
Ho coperto e lasciato cuocere per dieci minuti dopo di che ho tolto il coperchio e ho lasciato che il liquido rimasto si ritirasse tutto.

Ho accompagnato la cena con birra, anzi... con birre!
Non avendo birra indiana, il birraio mi ha consigliato alcune birre che secondo lui esaltavano i sapori delle spezie, abbiamo quindi iniziato con una Schennider weisse Tap4, per passare poi alla Tap5 e finire con una Engel Bock.
Ottime!!